sabato 29 giugno 2013

Val D'Ayas (Day 1)

Una delle cose più belle  ed emozionanti di viaggiare in bicicletta sono gli incontri (gli incontri del destino come li chiama Lorenzo). Quello di oggi con Adolfo, un signore di Barcellona che sta viaggiando con la sua mountain bike alla volta del Nepal è stato un altro incontro del destino, non credo assolutamente alle casualità. Adolfo andava nell'altra direzione, verso Torino, mentre io stavo andando verso la val d'Aosta, ma quando mi ha visto con il mio extrawheel e le borse ha subito capito che ero un viaggiatore e quindi una persona che poteva aiutarlo.



Ci siamo presentati, ovviamente anche lui ha un blog chiamato alguienquepedaleaporahi speriamo riesca ad aggiornarlo. Vogliamo seguirlo su cuboviaggiatore. Adolfo aveva un problema a un cuscinetto della ruota posteriore, mi chiedeva l'indirizzo di un ciclista. Gli ho illustrato ovviamente la strada per Cicli Bergamin a Torino, dove la bici è stata riparata e Adolfo ha potuto riprendere il viaggio. In bocca al lupo. Ti seguiremo su Cuboviggiatore.

Il mio viaggio ha ripreso lentamente verso la val d'Aosta prima sosta per fare alcune foto al Castello di Agliè, é possibile ovviamente visitarlo ma i miei tempi tecnici non me lo permettono. Seconda sosta per un panino a Baio Dora.

Una foto a Ponte Preti non poteva mancare. Molto interessante la storia di questo ponte che potete trovare a questo link.


Sempre impressionante passare sotto il Forte di Bard, peccato che la statale 26 è un po' troppo trafficata.


Questo tratto anche se di pianura è soggetto a forti venti perché qui la valle si ritringe e il percorrere il fondo valle qui spesso diventa faticoso. Ho cercato di evitare almeno sino a Quincinetto la statale 26 che purtroppo non è molto bike friendly. In molti tratti il guardrail è praticamente costruito sulla linea bianca. Penso che strade di questo tipo dovrebbero essere dichiarate fuori legge e ce ne sono tante, purtroppo.

Vista del suggestivo torrente Evançon che attraversa la città di Verres dove è molto interessante visitare l'omonimo Castello.


Anche la strada della val d'Ayas non è molto larga e ha il guardrail fastidiosamente attaccato al bordo della strada costringendo la bicicletta ad andare nella corsia per le auto dovendosi quindi sorbire continui sorpassi di automobilisti costretti a rallentare, molto traffico. La salita verso la Val d'Ayas porta con se purtroppo anche la pioggia, una pioggia leggera e temperature sotto i 20 gradi, poco importa la montagna è affascinate sotto qualsiasi condizione meteorologica.
Come possiamo non condividere questa famosa frase di Einstein.
Sulla cima del Monte Rosa sta anche nevicando
Arrivo a Lignod sotto la pioggia.
Hotel molto carino, con arredi in legno massiccio stile valdostano prezzo molto ragionevole, qualità del cibo eccellente e abbondante, ma soprattutto il proprietario estremamente gentile e disponibile ad aiutarmi per ogni mia necessità dal sistemare la bici, ad accendere il riscaldamento sino a prestarmi addirittura un paio di pantaloni per la cena perché non mi era mai successo prima, mi sono dimenticato di metterli nei bagagli. Non riesco a descrivere la mia faccia quando ho realizzato di avere tutto tranne i pantaloni sarebbe stato divertente cenare con i pantaloni corti da bici.

Hotel Alpe Fleurie
Fraz. Lignod 15, 11020 Ayas
Web Site (Booking.com)
Cena con vista sul massiccio del Monte Rosa.
La vista dalla mia finestra prima di addormentarmi.
Complete Photo Album


GPS Tracking




2 commenti:

  1. Sono tornato alla civiltà, e allora cosa fare per prima cosa? Controllare il Blog, complimenti Max, questo che hai documentato è davvero bello, così come i tuoi incontri del destino, trovo anche che i tuoi racconti sono più ricchi di entusiasmo e sempre bellissimi, visto la carica che ti ho dato, mi prendo anche un pò di meriti aspettando il nostro viaggio. Un Abbraccio ciao Cubo

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    1. Ciao Lorenzo. Bentornato. Anche noi siamo sulla via del rientro. Oggi siamo a Berlino e fa caldissimo. In questo viaggio con la famiglia attraverso l'Europa da sud a nord ho incontrato diversi cicloviaggiatori, tra i quali, in norvegia, un signore australiano di origine giapponese, che è in giro per il mondo da più di un anno, passando dalla Cina e dal Tibet, ho lasciato i riferimenti del blog, spero che magari ci contattino per raccontarci le loro esperienze di viaggio. Oggi ho incontrato 2 signori inglesi molto simpatici.
      Un abbraccio Lorenzo. A presto. Max

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