sabato 28 settembre 2013

Torino - Foresta Nera: Giorno 8: Sua Maestà il Gran San Bernardo

Oggi è stato il giorno più incredibile del mio viaggio.  Forse la pianificazione era un po' troppo azzardata più di 3000 metri di dislivello con il carrello al seguito e circa 140 km di lunghezza. Quasi quasi ... oggi il pensierino di prendere il treno ce l'ho avuto... ma se ne è anche subito andato... Arrivare non avrebbe avuto lo stesso valore.


Ad ogni modo la giornata è trascorsa alla grande, colazione in compagnia di due turisti cinesi che stavano visitando l'Europa, adoro quel senso di smarrimento che hanno gli asiatici nel muoversi tra i buffet della colaione europei, riesco a capirlo e mi ricorda la mia sensazione la prima volta che sono stato in Asia. Partenza da Montbovon con i saluti e gli incoraggiamenti dei gestori, che sono stati veramente gentili e disponibili nei miei confronti.


Il tempo alla partenza era un po' ventoso e fresco, poi durante la giornata, specialmente nella parte in bassa quota da Aigle a Martigny, si sono anche toccate punte di quasi 30 gradi.

La salita verso il Col des Les Mosses è stata molto piacevole per i panorami e caratterizzata dalla discesa dagli alpeggi di mandrie di vacche (Désalpe de L’Etivaz). Questa manifestazione ha il suo centro a Etivaz (che è anche il nome di un formaggio di alpeggio) dove vi era radunata moltissima gente e il passare in mezzo a queste transenne con questi muri laterali di persone mi ha dato l'impressione di arrivare in una corsa ciclistica. Qualcuno per scherzo mi incitava, con un tifo ciclistico, la cosa era divertente e mi ha trasmesso una piacevole energia positiva.

A tratti le strade venivano chiuse per acconsentire il passaggio delle mandrie. Per me non è stato un grande intoppo, anzi un piacevole diversivo, mentre per auto e camion vi è stato un blocco quasi totale che mi ha permesso di viaggiare per strada quasi in completa solitudine.

La discesa verso Aigle è stata molto veloce e caratterizzata dal passaggio nella zona dei vigneti terrazzati (Il segreto del vino di Aigle). La discesa verso Aigle è suggestiva per la vista dall'alto del castello di epoca mediovale (Château d'Aigle).

Aigle è anche famosa per il maestoso velodromo chiamato Word Cycling Centre.

Da Aigle a Martigny il tratto è di strada è quasi totalmente in pianura e abbastanza noioso e in alcuni punti ha fatto veramente caldo e mi fermo per togliermi sia manicotti che gambali.

Arrivato a Martigny è tempo di una sosta per un panino. Dopo la sosta per il pranzo mi trovo di nuovo bloccato a causa della fiera di Martigny che mi costringe ad una deviazione rispetto alla strada suggerita dal navigatore.

Inizia la lunga e interminabile ascesa verso i 2473 metri di altitudine del Colle del Gran San Bernardo. Non nascondo che ho avuto diversi momenti di dubbio sulla possibilità di concludere la tappa entro la giornata. Superati i 100 km avverto anche un declino fisico. Prima di arrivare al bivio del Colle mi fermo un paio di volte a mangiare, prima una pizza e poi un panino. sperando che il cibo mi dia una bella carica.

La strada sino al bivio per il colle non presenta pendenze eccessive massimo 6-7% passato il bivio che da una parte porta al tunnel e dall'altra al colle le pendenze si fanno interessanti viaggiano intorno al 10 % con punte dell 11 %.

Una volta passato il bivio per il colle del Gran San Bernardo e abbandonata la strada che porta al tunnel, il paesaggio cambia, la strada aumenta di pendenza, ma il traffico diminuisce di colpo, la vegetazione viene quasi totalmente a mancare, cala un surreale silenzio e finalmente riesco a sentire i suoni della montagna, il rumore del vento e degli uccelli.

Ogni tanto appaiono questi strani funghi giganti, ipotizzo che siano gli impianti di areazione del tunnel del Gran San Bernardo e che siano fatti in questo modo per la neve cioè molto alti e con una larga copertura per evitare che la neve entri.

La salita è lunghissima da Martigny sono 55 km sino alla cima del colle e purtroppo arrivo in punta oramai è quasi notte e le nuvole molto basse, le condizioni non sembrano le migliori per iniziare una discesa di 45 km, buona l'occasione quindi per fermarsi e provare l'alternativa di dormire in quota a l'Hotel de l'Hospice come da seconda alernativa della proposta di viaggio. La camera non è caldissima, ma la vista è ottima, almeno così dovrebbe essere se non ci fosse la nebbia.

Colgo l'occasione anche per ringraziare l'Hotel Hirondelle si sono dimostrati molto disponibili e hanno capito le mie oggettive difficoltà che mi hanno portato a fermarmi prima, sicuramente non mancherò di essere loro ospite la prima volta che tornerò da queste parti.

GPS Tracking





Sports-Tracker View...

Complete Photo Album



Curiosità


Video sulla Desalpe de L'Etivaz (Château-d'Oex), che sancisce la fine dell'estate per gli alpeggi.

Spavento ... inseguito da una mucca

Video sulla produzione del formaggio d'alpeggio de L'Etivaz

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