domenica 24 maggio 2015

Da Rivarolo Canavese a Caponord - Ultima Parte - Arrivo a Nordkapp

In quest'ultima parte assisteremo all'arrivo di Alberto a Nordkapp. Alberto ci regala grandi emozioni, arrivare in bicicletta a Nordkapp è stata una grande impresa. Grazie Alberto per avercela raccontata.

 Dal Diario di viaggio di Alberto G.

Così finisce la mia avventura estiva, iniziata l'inverno prima, con un'idea che pian piano ha preso forma, è diventata realtà grazie ad una programmazione attenta e ad un pizzico di amore per l'imprevisto, ma soprattutto grazie all'amore per i viaggi, per conoscere il nuovo, affrontare l'inedito, insomma, per il piacere di vivere emozioni che la bici amplifica e rende quasi metafisiche. Spero che chi ha qualche dubbio nell'affrontare viaggi in bici, più o meno impegnativi, abbandoni ogni remora, ne vale davvero la pena!

26a Tappa: da Alta a Nordkapp e ritorno (240 Km)


Partenza da Alta, presto. Oggi sarà la giornata più lunga ma anche quella dell'arrivo al mitico Nordkapp!

Mi aspettano 240 km, ho l'obiettivo di gustarmi il percorso, voglio essere a  Caponord per vedere il sole di mezzanotte e poi ripartire.

Allontanandomi da Alta, lungo il fiordo, inizia una impegnativa salita che mi porta su un altopiano, a circa 400 mt di altitudine.

Qui la vegetazione è simile a quella delle nostre latitudini sopra i 2.000 mt.

Si incrociano spesso piccoli negozi di souvenir Sami.

Sceso dall'altipiano, affronto i fiordi, dove il vento laterale comincia ad essere una difficoltà.

Sono fiordi quasi disabitati con qualche casetta colorata dei pescatori.

Si incontrano sempre più renne..

A 60 km da Nordkapp affronto il temibile tunnel....inizia con 20 mt circa di nebbia fitta, poi 3 km di discesa al 9% nel buio, umido, fondo ben asfaltato ma ricoperto da una sottile fanghiglia....in effetti passa sotto il fiordo...

Dopo un altro km di pianura, si risale per altri 3 km di salita, sempre al 9% dove ho veramente faticato.

Che bello esserne uscito, cerco di rimuovere l'idea che dovrò ripercorrerlo al ritorno...

Ormai sono le 21 passate e mi fermo ad Honningsvag a pochi km da Nordkapp e ne approfitto per rifocillarmi. Comincia a fare un po' più freddo, a causa del vento.

Ed ora inizia la parte piu' difficle, un contnuo salire e scendere fra le insenature con il vento che spira laterale molto forte, e non aiutano i pullman che ti passano vicino, anche loro salgono a Nordkapp. Ma alla fine...

...intravedo il globo di ferro e non senza emozione passo il check point che blocca auto e pullman per il pagamento del pedaggio, ma non per noi impavidi ciclisti!

Mi dirigo verso la folla che, ormai mezzanotte e con la fortuna abbastanza rara qui, di avere il sole bellissimo come sfondo, scatta foto.

Ed anche questa è un impresa perché porto con me la mia bici sul piedistallo del globo, ma il vento fortissimo me la vuole strappare di mano. Trovo un gentile collega ciclista tedesco che mi fa le foto.

Poi entro nell'edificio li costruito, dove dopo aver fatto una sosta rifocillante al bar ed essermi cambiato con qualche indumento asciutto e più pesante, visito l'area museale sul tema della scoperta di Capo nord, delle specie animali che li nidificano.

Dopo alcuni acquisti al vasto negozio di souvenir, all'1 di mattina veniamo mandati tutti fuori perché li si chiude ed io riparto con la bici verso Alta

Ultima Tappa e rientro in Italia


Volto le spalle a Nordkapp, però ho ancora da pedalare e non è così facile. Infatti il 17 non riuscirò a tornare ad Alta, il vento micidiale trasversale e contrario rende un'agonia il ritorno. Mi fermerò sfinito a Skaidi, dopo 158 km in quasi 11 ore di pedalata effettiva!! Pero' mi è servito per ricaricarmi e gli 80 km rimanenti ad Alta li percorro velocemente la mattina successiva e passo il primo pomeriggio presso il negozio di bici dove smonterò ed imballerò la bici, aiutato dal gentile ragazzo di origine kossovara albanese, che parla un buon italiano. Da li avrei dovuto fare 4 km a piedi verso l'aeroporto, ma la gentilezza dei norvegesi è senza limiti: due ragazzi con un furgoncino si fermano e mi  portano. Dal piccolo aeroporto di Alta volo ad Oslo, dove la mattina dopo parte il volo verso Milano Malpensa. All'atterraggio arriva senza ritardi anche il mio ingombrante bagaglio, bici e zaino e cosi' finisce la mia avventura estiva.

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