CuboSofia

Ci sono molti elementi legati alla bicicletta che riportano ad elementi essenziali della meditazione.

La respirazione. La bicicletta, sia per la posizione che per l'esercizio fisico, favorisce la respirazione di pancia che è un elemento essenziale per la meditazione.

La meditazione. Ad oggi la meditazione dinamica è un passo essenziale per praticare la meditazione silenziosa. La bicicletta si presta molto bene a questo esercizio, a liberare la mente da tutti i pensieri accumulati e a liberarsi dai condizionamenti

L'Osservare è meditazione, e la bicicletta favorisce l'osservare silenzioso. La nostra mente crea discrepanze e differenze, ma noi facciamo parte di un tutto.  La bicicletta ci rende consapevoli che facciamo parte del mondo che ci circonda. L'auto crea una divisione con il mondo circostante vediamo il tutto come fossimo dentro una barriera protettiva, la bicicletta ci rende parte di quel mondo e non ci estranea. Quando si viaggia in auto si percepisce il mondo esterno come se fossimo dietro lo schermo di un cinema e si stesse quasi guardando una pellicola con una certa distanza, la bicicletta ci rende attori e protagonisti di quel film.

La ruota della bicicletta simboleggia il nostro "essere". Le energie vitali si muovono sempre in cerchio e tutti i movimenti della bicicletta sono movimenti circolari. La bicicletta ci aiuta a percepire che siamo un "tutto" con il nostro corpo e che le nostre divisioni interiori sono soltanto una creazione dalla mente. Noi tendiamo a pensare che i nostri centri vitali siano slegati tra loro. Il moto circolare rimette tutto in circolo e collega tra loro centri vitali che noi pensiamo essere lontani come la pancia e la testa. Il movimento circolare aiuta ad unire e a vedere tutti gli elementi come parte di un unico "tutto".

Sebbene spesso ci si trovi in mezzo al traffico, con il quale si ha subito la sensazione di non aver nulla a cui spartire,  la bicicletta ci invoglia invece la ricerca di luoghi inesplorati e silenziosi dove poter meditare silenziosi.

Da "Viva tutto!"

... mentre le nostre passioni hanno bisogno fisico, diretto personale, inesauribile di slanci, metamorfosi, invenzioni, e perché noi sappiamo inequivocabilmente che le soluzioni per l'esistenza degli umani stanno dove ci sono slanci, metamorfosi, invenzioni. L'umanità è sempre evoluta non grazie alla politica o al sociale, ma grazie a chi ha sperimentato soluzioni che poi sono state portate nel sociale e nell'esistenza quotidiana. Sto scrivendo una cosa sulla necessità di una storia "nostra", una storia delle imprese e degli slanci. Più che una storia sociale e politica, più che la storia dei regni e delle guerre e delle ideologie, a me appare ben più importante il modo in cui la storia si è depositata e stratificata nel nostro codice comportamentale e neuronale. è lì che possiamo leggere una storia della forza e una storia della debolezza, una storia della generosità e una storia del risentimento, una storia dell'avventura e una storia dell'arroccamento e della rinuncia, e così via. Ecco a me oggi appassionano quegli esseri umani che portano dentro di se la storia - una lunga e ricca storia - più innovativa e più coraggiosa.
La storia che ho sentito scorrere nel mio DNA è la storia delle imprese, degli slanci, delle conquiste , delle invenzioni. è la calda piena sovrabbondante, per nulla trasgressiva, per nulla utopistica storia dei pionieri, degli sperimentatori, di quanti hanno aperto frontiere, allargato opzioni, dato forma e sostanza a luoghi e città, scoperte parole e suoni e immagini e linguaggi, relazioni e progetti di vita. Il tuo pensiero è indubbiamente fra i più sconclusionati dell'occidente: per questo funziona, perché è vivo e la vita non ha conclusioni se non la vita stessa.

[Viva Tutto! Lorenzo "Jovanotti Cherubini, Franco Bolelli"]