mercoledì 6 giugno 2007

Giro del Peloponneso: Settima Tappa: Stoupa - Koroni (99 Km 6 Giugno 2007)

Dopo la sveglia e le solite operazioni di inserimento nelle borse di tutto il corredo, alle 8:00 siamo pronti a partire ma sostiamo alcuni minuti nella zona fotografata dalla web-cam, un’altra opportunità di farci vedere da chi ci conosce. Subito dopo andiamo al supermarket dove ieri sera abbiamo comperato i giornali, stanno aprendo e nei dintorni è tutto un via vai di camioncini che portano rifornimenti oltre che al market, ai ristoranti e bar del lungomare.

Acquistiamo tutto ciò che ci occorre per il viaggio e per fare colazione. La partenza effettiva avviene alle 8:30, lasciamo questa graziosa località che ricorda molto, ma in proporzioni ridotte, le nostre vicine GABICCE e CATTOLICA. Dopo una decina di km, oltre KARDAMILI la strada sale oltre i 400m su una strada dal buon asfalto e dagli ampi tornanti che rendono abbastanza agevole la salita. La bici della Lori riprende a far rumore ed improvvisiamo un nuovo intervento con una fascetta di plastica, non è certo la soluzione, ma contiamo di trovare quella definitiva a KALAMATA che dovremmo raggiungere verso mezzogiorno.

Sulla salita ci telefonano dal laboratorio per un problema contabile che risolviamo dando le relative istruzioni, il resto va tutto bene e ci sentiamo rassicurati. A noi va un po’ meno bene perché alla fine della discesa, ad una quindicina di km da KALAMATA il rumore alla ruota aumenta parecchio e ci crea molta apprensione. 

Non è certo d’aiuto il fondo stradale che alle porte della città, complice anche dei lavori di scavo, è un vero disastro ed occorre sgranare bene gli occhi per schivare buche di ogni diametro e profondità.Appena entrati in città troviamo un fornito venditore di moto e bici e non esitiamo a chiedere l’intervento. La riparazione avviene in modo abbastanza “volante” e inusuale su un pianerottolo, mediante sostituzione del cuscinetto.

Nel frattempo che assistiamo al lavoro ipotizziamo una spesa di qualche decina di euro, che considerata l’ora (le 13:00), mezz’ora di lavoro e la circostanza potrebbe essere una cifra equa. Riferiamo al meccanico del giro che stiamo facendo e che alla meta di PATRA ancora c’è tanta strada e la vorremmo fare in sicurezza. Al termine del lavoro, chiedendo quanto fosse la spesa.

Forse perché preparati, capiamo 40 ma, pagando con 50€ ce ne vediamo sorprendentemente dare di resto 46: non erano 40 ma 4. Restiamo stupiti. Il giovane ci rassicura di aver fatto un buon lavoro e che non avremo problemi fino a PATRA (e così sarà!). Forse per l’euforia di aver risolto il problema e la voglia di proseguire ci fa partire velocemente ma poi, dopo diversi km, ci fa rendere conto che avremmo potuto compensare diversamente il meccanico e ci pentiamo di non avergli lasciato almeno una decina di euro. 

Usciamo da KALAMATA in una discreta confusione di traffico su strade che, puntualmente agli incroci, non abbondano di segnaletica e indicazioni Accade così che all’incrocio con la strada per MESSINI finiamo per andare poco oltre, poi, chiedendo ad un benzinaio ci dice che la strada è lì dietro, al semaforo. Sembra che qua le strade siano fatte solo per quelli del luogo che sanno benissimo dove andare anche senza cartelli indicatori!

Fino a MESSINI la strada è un lungo ed ampio rettilineo abbastanza trafficato, oltre la città, è tutto un po’ più tranquillo. Ai lati della strada ci sono molti venditori di frutta,  patate ed altri ortaggi; da uno di questi prendiamo un chilo abbondante di albicocche a 2€. Alle 15:15 dopo 68km siamo al bivio per PILOS verso est, o per KORONI, a sud.
Per noi è questo un punto importante perché permette di tagliare il percorso previsto e di accorciarlo di una giornata e una ottantina di chilometri sulla percorrenza totale. Pausa di riflessione: siamo in ritardo sul programma di solo mezza giornata, stiamo bene, il tempo dà sufficienti garanzie e il sole è ancora alto. Conclusione: andiamo a KORONI. E ne vale la pena.  

La strada si mantiene vicino alla costa a bassa quota, la vegetazione è più rigogliosa, agli immancabili ulivi si affiancano rari vigneti e qualche albero da frutta. Sulla sinistra, verso il mare blu intenso solcato da alcune barche a vela, si scorgono tante belle villette in pietra o bianche o dai colori pastello con le diffuse bouganville ad aggiungere altro colore.   

PETALIDI ci rifocilliamo su una panchina all’ombra sull’ampio piazzale-banchina portuale, davanti a noi ci sono diversi camper in sosta ed affiora il pensiero di tornare da queste parti con il nostro. Alle  18:15 siamo al porto di KORONI e il contachilometri della bici di Leo segna curiosamente 99,9.  Troviamo subito un soddisfacente albergo sulla strada che costeggia il porto dove una anziana signora comprende e parla discretamente bene l’italiano.  

Sulla banchina ci sono i tavoli degli hotel-ristoranti situati di fronte. In una zona della banchina, all’ombra, degli anziani sono raggruppati attorno a dei tavoli, bevono e discutono a voce alta.Il paese è molto vecchio ma tenuto abbastanza bene, le attività turistiche e quotidiane sono concentrate al porto e sulla strada parallela, oltre a quello, poco altro. Ceniamo in un “Italian Restaurant” che di italiano non ha nemmeno le scritte sul menù (solo greco, inglese e tedesco). 

Ci conforta la presenza delle foto dei piatti offerti e così riusciamo ad individuare cosa prendere: due abbondanti e ottimi risotti che, unitamente alle solite insalate, acqua, vino e simil-caffè, fanno 34€.Il paese non offre molto ed il consueto giretto digestivo è abbastanza breve e una volta raggiunto il letto non abbiamo bisogno del sonnifero per addormentarci.

Ottava Tappa: Koroni - Filiatra -->

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