lunedì 23 settembre 2013

Torino - Foresta Nera: Giorno 3: Urka il Furka!

Partenza da Brig, un po' a rilento, la sveglia è saltata, diciamo che non è un buon inizio considerando la tappa difficile che mi aspetta, 140 Km con ascesa del Furkapass, ma non importa è pur sempre vacanza.


La colazione è valida e oggi la proprietaria mi da il permesso di prepararmi i panini da portarmi via usando quanto messo a disposizione per la colazione.

L'uscita da Brig non e stata facile perché un problema (o vantaggio secondo alcuni) è che nei centri abitati svizzeri ci sono strade apposta per le biciclette, ma se non conosci o non sei della zona non è facile trovarli.

Esco quindi da Briga usando una bellissima ciclabile a bordo fiume evitando il traffico. Fuori città ci si rimette purtroppo nella statale. È trafficata, ma sostenibile non ai livelli del Passo del Sempione di domenica (Day 2).


La strada che porta al passo della Furka è lunga e prevalentemente in salita, la cosa bella è che attraversa incantevoli paesini con le case in legno, e grazie alle indicazioni di OpenStreetMaps (OSM) spesso riesco anche ad attraversarli senza passare dalla strada nazionale.
Una delle cose che mi impressiona di più di questo tratto di fondo valle sono le ferrovie montane con tanto di cremagliera per i passaggi più in pendenza, la Svizzera sembra proprio un paese adatto per essere visitato in treno, che sembra raggiungere le più sperdute località.

Ogni tanto mi azzardo a evitare le gallerie passando per una stradina laterale, non sono 100% sicuro che mi riporti sulla strada principale, ma mi è sempre andata bene e non sono mai dovuto tornare indietro.

Finalmente verso le 12:30, dopo aver mangiato il primo panino, riesco ad attaccare la salita verso il passo della Furka. La salita è veramente spettacolare dal punto di vista scenico.

Per primi appaiono i tornanti che portano al Grimsel Pass e per un po' ho pensato che fossero le rampe del Passo Furka.





Quando arrivo a Gletsch realizzo che il bivio a sinistra va verso il Passo Grimsel e dritto prosegue per il Furka che finalmente, visto dal basso, appare in tutta la sua maestosità.
Vista di Gletsch dalle prime rampe che portano a Furka.

Da Gletsch sino alle rampe che precedono l'Hotel Belvedere le pendenze rimango ragionevoli e non superano mai l'8%.
Quando si arriva sulle rampe addossate alla montagna le pendenze arrivano intorno al 10-11%.
Vista dell'Hotel Belvedere un paio di tornanti sottostanti.

Dal piazzale antistante l'Hotel Belvedere è possibile visitare le grotte scavate nel ghiaccio.


Anche oggi incontro diversi ciclo-viaggiatori solitari, noto che principalmente i Ciclo-viaggiatori sono uomini e quasi sempre da soli, voorei a tal proposito segnalarvi il seguente articolo: "Perché le donne dovrebbero viaggiare da sole" e se ci sono donne ciclo-viaggiatrici all'ascolto vi prego raccontateci i vostri viaggi e le vostre esperienze su cuboviaggiatore.

Incontro un ciclista francese che sta percorrendo la rotta numero 1 consigliata dal sito veloland.ch (la svizzera in bici). Purtroppo oggi non riesco a fermarmi molto a chiaccherare perché i tempi sono troppo stretti. Spero che avendogli lasciato i miei riferimenti ci si possa contattare in seguito e che ci possa raccontare il suo viaggio. Sono riuscito a scambiare due parole anche con una altro ciclista francese in punta al Furka, gli altri ciclo-viaggiatori che ho incontrato purtroppo erano in discesa nella direzione opposta alla mia.

La vista dall'alto è qualcosa di indescrivibile e poi una giornata cosi senza neanche una nuvola, una grande fortuna.

La foto di rito sul passo Furka, con la maglia del Cicli Bergamin, che ho portato in questa mia impresa e in cima a questa montagna con orgoglio, sia per i tanti anni di amicizia e di affetto che mi legano al padre fondatore di questo negozio, Danilo, sia per il grande entusiasmo e supporto ricevuto da Fabrizio & Co il giorno prima della mia partenza. Grazie a Cicli Bergamin e a Fabrizio per il supporto.

La discesa è lunghissima e prosegue anche dopo Andermatt dove si incunea nella roccia della montagna sino quasi al Lago di Lucerna (o Lago dei Quattro Cantoni).

Nella discesa dopo Andermatt nella valle del Reuss fiume affluente destro dell'Aare che sorge nel massiccio del San Gottardo passa da Andermatt e arriva al lago dei quattro cantoni percorrendo questa valle molto stretta. Ci sono alcuni punti che offrono la possibilità di evitare le gallerie, ma alcuni sono passaggi impegnativi e sono più adatti alla mountain bike.
Riesco a prendere comunque una di queste deviazioni con uno sterrato leggero e ne vale veramente la pena perché la vista è spettacolare, peccato che c'è un po' troppa ombra, ma inizia ad essere tardi.

Arrivato al lago non è ancora finita. A Altdorf (capitale del canton Uri e famosa per le vicende di Guglielmo Tell) riesco a passare su piccole stradine ciclabili grazie a OSM. Prendo poi il lungo lago lato ovest che mi deve portare al piccolo paese di Isenthal.

E un piacevole finale mi attende, si fa per dire, gli ultimi 4 km di salita al 10-11%, con una vista stupenda sul lago al tramonto. Biasimo me stesso per avere scelto questo hotel, però poi, arrivato in hotel, sono contento della mia scelta, il proprietario è gentile e disponibile, la camera ha il riscaldamento (cosa non trascurabile considerato che nell-albergo di ieri sono morto di freddo) e il cibo è ottimo e abbondante.

Qui scopro infatti questo piatto tipico svizzero il Rosti (qui potete trovare la ricetta su giallozafferano).
GPS Tracking





Sports-Tracker View...

Il Video della Tappa



Curiosità


Alcune scene del famosissimo film Missione Goldfinger del 1964 sono state girate in Svizzera sul passo del Furka e in alcune località della zona, in questo video viene fatto un ottimo lavoro di confronto tra le località che appaiono nel film di allora e come si presentano oggi.


1 commento:

  1. Ecco, io dopo essermi perso tra le ciclabili, al secondo tentativo avrei già preso l'autostrada, e poi non mi piacciono le strade lungo i fiumi, troppa acqua, ma poi ti racconterò questo mio problema.

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