giovedì 13 marzo 2014

La peggior salita è una discesa ripida

In questo post vorrei salutare e ricordare l'amico Valerio che ci ha lasciato nei giorni scorsi, una persona importante nella mia vita, un grande professionista sul lavoro, ciclista e fotografo, esperto e appassionato. Valerio ci ha lasciato un grande vuoto, lui era sempre presente e pronto ad aiutare senza mai chiedere niente in cambio, un riferimento e un pilastro sul lavoro, e ora che non c'è più, ci accorgiamo della sua grande mancanza. Vorrei ricordare Valerio con questo articolo pubblicato sul giornale locale Il Monferrato, che molto s'addice allo spirito di questo blog, dove i suoi amici del Casale MTB (che ringrazio per le belle parole), compagni di tante pedalate nel Monferrato, hanno voluto ricordarlo così: una sintesi straordinaria di Valerio ciclista e professionista.



Il Ricordo di Valerio Bernasconi

Intelligenza, sintesi, Pragmatismo, tenacia e bontà d'animo


Gli amici del Casale MTB
Fonte: http://www.ilmonferrato.it/
Pubblicato venerdì 7 Marzo 2014

Difficile trovale le parole per descrivere una persona speciale, che certamente non sprecava parole: intelligenza, sintesi, pragmatismo, tenacia e bontà d'animo. tutto ciò caratterizzava Valerio Bernasconi, prematuramente scomparso, a causa della peste monferrina, in una bella giornata di febbraio, di quelle che si attendono per una gita in bicicletta, una delle innumerevoli organizzate e svolte insieme nel nostro Monferrato.
Seppure con l'amarezza ed il profondo dolore per la perdita di un amico indimenticabile è una gioia ricordare l'entusiasmo profuso nell'organizzazione di numerosi eventi, tra i quali la gran fondo "Monferrato Bike" che anche e sopratutto grazie al suo contributo nella preparazione del software per la definizione del percorso, la gestione delle iscrizioni e delle classifiche, poté disputarsi per ben sette edizioni consecutive, con risultati insperati di partecipazioni e consensi.

Come scordare i suoi bonari rimbrotti per gli errori d'itinerario, che puntualmente ci portavano su strade fangosissime dove sollevando la mountain bike nuova fiammante esclamava serissimo: "e adesso lor signori mi puliscono la bici, e appena riesco ad individuare dove ... mi trovo, torno a casa autonomamente"; oppure le pepate rimostranze per l'eccessiva velocità a causa della quale, durante le gite, non aveva tempo per scattare fotografie e filmati, di cui aveva grande passione.

E' pure impossibile dimenticare i suoi meditabondi silenzi nell'elaborazione d'una osservazione, che giungeva puntuale, arguta e spesso sarcastica per rimarcare un errore grossolano; o la sua ineguagliabile rapidità mentale nell'elaborare calcoli su pendenze di itinerari e rapporti di sviluppo di cambi e ruote. Ma alla fine di tutta la fatica profusa giungeva spesso un impagabile momento conviviale, in cui il suo volto si illuminava d'un sorriso di piacere per il meritato ristoro e ne siamo certi, per la nostra compagnia. Purtroppo il male ha sconfitto anche la determinazione più ostinata e la dedizione al lavoro oltre ogni immaginazione, in uno sprint all'ultimo colpo di reni. Sicuramente ora la sua corsa è in un'infinita discesa, sui sentieri sereni del paradiso.

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