sabato 9 giugno 2007

Giro del Peloponneso: Decima Tappa: Katakolo - Kilini (51 Km 9 Giugno 2007)

Alle 6:00 ci svegliamo e mezz’ora dopo assistiamo all’alba sul sottostante paese e sul porto. Alla solita ora (le 8:00) siamo pronti a discendere per l’ultima volta i 77 scalini. Al momento di pagare i 27,50€ della camera (e bevande della sera prima) ci sentiamo di lasciarne 30 e dobbiamo insistere per far capire che siamo contenti così. Mentre scendiamo i primi scalini il signore che ci aveva accolto il giorno prima ci chiama e poi ci viene incontro porgendoci una bottiglia da un litro e mezzo di vino rosso. Rimaniamo sorpresi e accettando ringraziamo del cortese gesto.

Il chilo e mezzo in più ce lo porteremo a spasso a lungo anche se in lento e progressivo alleggerimento. La prima ora se ne va fra le numerose viuzze che portano verso il mare ma non lo costeggiano in modo continuo; in uno di questi tratti, nei pressi  della spiaggia, ci fermiamo a fare colazione in un bar. Lasciamo il posto e con qualche difficoltà di percorso raggiungiamo la strada statale sulla quale proseguiamo fino a GASTOUNI dove, alla fine del paese, compriamo un nuovo kit per riparare le forature nell’officina di un venditore-riparatore di tutto ciò che abbia dei pedali o un motore.

Dentro e fuori è tutto ammassato con grande confusione. Anche nel magazzino dove ha cercato quello che abbiamo chiesto non era proprio una “farmacia” e solo per il nostro intervento riusciamo ad individuare il kit. E’ bene premunirsi per eventuali e sempre possibili forature, se siamo ben forniti ci sentiamo un po’ più tranquilli. Proseguiamo per VARTHOLOMIO Da qui prendiamo la strada per KILINI, anche questa come tutta la tappa odierna è pressoché pianeggiante.

In lontananza, sulla sinistra si vede bene il KASTRO HLEMOUTSI che domina il promontorio rivolto verso l’isola di ZAKINTHOS. I campi hanno un po’ cambiato tipo di coltivazione, gli ulivi (sempre presenti) e i cocomeri hanno lasciato un po’ di posto a mais, patate, qualche vigneto, del grano e qualche albero da frutta. Le pecore hanno sostituito parzialmente le capre. Alla bici di Leo esce la catena nella parte anteriore (ai pedali) e sarà l’ultimo problema tecnico del giro.

Gli ultimi 7 km, da NEOHORI a KILINI sono con vento contrario che viene dal mare, non forte ma molto fastidioso; ci rincuora il fatto che domani percorreremo lo stesso tratto in senso contrario ed è probabile che ci soffi alle spalle. Alle 13:30 arriviamo alla meta, il paese è praticamente raccolto intorno al porto da dove partono diversi traghetti per le non lontane isole di ZAKINTHOS (Zante) e KEFALONIA (Cefalonia).

Ci fermiamo su una panchina del piccolo lungomare dalla ampia spiaggia e ci godiamo la fresca brezza marina ora non più fastidiosa, alle nostre spalle c’è l’Hotel che è in lista ma prima di decidere facciamo un giretto per valutare le alternative. Le poche presenti non sembrano offrire molto meglio e così torniamo dove eravamo e optiamo comunque per questo albergo, forse anche per la vista mare che è sempre gradita.

Il prezzo della camera (55€) è il più alto trovato finora e ci aspettiamo qualcosa di più di quello che da fuori si percepisce. Non è propriamente così perché la struttura vale appena metà del prezzo pagato a cui possiamo aggiungere qualcosa per un’ampia terrazza prendisole che sfruttiamo per qualche ora. La brezza è diventata un discreto venticello e a spiaggia pensiamo possa essere alquanto fastidioso per cui scegliamo la soluzione della terrazza, più comoda per abbronzarsi e far asciugare il piccolo bucato di cui avevamo bisogno.

Verso le 19:00 usciamo per una passeggiata sul porto e raggiungiamo il molo più lontano dove troviamo una chiesetta molto piccola ma molto carina e ben tenuta. Torniamo sulla strada a ridosso della darsena e ci accomodiamo in uno dei ristoranti presenti. Ordiniamo, fra l’altro, pollo alla griglia con spaghetti; sul momento rimaniamo un po’ interdetti sul fatto che il pollo abbia degli spaghetti come contorno, pensiamo che “spaghetti” possa essere un termine dato a qualcos’altro, appunto di contorno. In realtà il grande pezzo di pollo ben cotto alla griglia copre dei sottostanti spaghetti cotti il giusto e conditi solo con poco olio, decisamente buoni! A fine cena azzardiamo chiedere una fetta di cocomero, siamo ancora nella zona dove non mancano di certo. La ragazza torna dicendo che non ce n’é più e ci restiamo di stucco. Pensiamo che anche se l’avessero finito non sarebbe certo difficoltoso procurarsene uno, a pochi passi, di fronte al ristorante, c’è un venditore di frutta, cocomeri compresi! La serata la concludiamo con una passeggiata fino in fondo al lungomare gustandoci un gelato e ripensando al cocomero, sembra proprio che qui non ci sia uno spiccato spirito imprenditoriale!

Undicesima Tappa: Kilini - Tsoukaleika -->

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