Alle 5:30 ci sveglia l’alba sul mare. Abbiamo volutamente lasciato la finestra del terrazzo socchiusa e la tenda aperta. Restiamo ancora a letto ad ascoltare il mare e gli uccelli, unici suoni del mattino. Poi, consuete operazioni mattutine e successiva “adunata” di tutte le nostre cose che ritualmente, ad ogni arrivo in albergo subiscono il quasi totale spargimento nella camera, alcune di queste vengono stese dopo essere state lavate.
Partiamo poco prima delle 8:00, il tempo è buono, temperatura ottimale di 23 gradi, il vento assente, quasi nessuno in giro e fino alle 9:00 anche il traffico è quasi assente. Alle 10:00, a XILOCASTRO, ci fermiamo in un mini-market non proprio
ordinatissimo e prendiamo l’occorrente per la colazione che consumiamo
in spiaggia. Fra l’altro delle buonissime ciliegie extra-large e belle
toste.
Fino a KORINTHOS la strada attraversa diversi paesi spesso consecutivi che si distinguono solo per il nome diverso sul cartello. In uno di questi Leo rischia di finire a terra poiché un’auto svolta a destra non appena lo ha sorpassato. La tranquillità dei paesi si esaurisce progressivamente con l’avvicinarsi alla città del celebre stretto. Restiamo sulla strada principale e ci ritroviamo al porto.
Qui un tedesco con bicicletta e rimorchietto al traino ci chiede come arrivare a LOUTRAKI (al di là dello stretto) e riusciamo a fargli capire che siamo anche noi in cerca della strada giusta per uscire da KORINTHOS. Attraversando la banchina del porto succede uno sgradito imprevisto: un’auto infila una ruota anteriore in una profonda buca piena d’acqua nel momento esatto che affianca la Lori che così deve, suo malgrado, “gustarsi” una doccia completa ma fuori programma e con un’acqua non proprio pulita.
Sempre a causa delle scarse indicazioni ci avviamo verso una grande strada a doppia corsia molto trafficata che percorriamo per qualche chilometro ma, memori di quanto successo a PATRA, deviamo su una secondaria che indica ISTHMIA, il paese più vicino allo stretto. Poco prima di arrivare sul canale ci ritroviamo sulla strada che abbiamo lasciato in precedenza, non era sbagliata, è la vecchia statale per ATENE che affianca l’autostrada.
Alle 14:00 siamo sul ponte sopra lo stretto. E’ abbastanza emozionante guardare giù, come lo è leggere su un cartellone i documenti che illustrano tutte le vicende che hanno portato al compimento dell’opera. Scattiamo le immancabili foto poi acquistiamo dei souvenir, giornali italiani e una cartina del Peloponneso più dettagliata di quella che abbiamo. Una mezz’ora di sosta e poi ripartiamo diretti verso sud, sulla costa del mar Egeo. Non prima di esserci dati creme e protezione solare, le parti rimaste finora scoperte sono di un rosa-rosso molto vivo e reclamano un po’ di cura.
La strada è buona e inizialmente sale un po’ per poi ridiscendere sulle baie di LOUTRO ELENIS e ALMIRI dove dovremmo trovare alcuni alloggi. Ad un certo punto ci sorpassa un furgoncino da cui escono diverse centinaia di watt di potenza sonora; ci chiediamo come si riuscirà a stare lì dentro. Ad ALMIRI lasciamo la statale e giriamo a sinistra verso il mare.
Troviamo un alberghetto con sotto il ristorante (chiuso) e spiaggetta su ciottoli. La persona che ci viene incontro insiste per farci vedere la camera per la quale ci chiede 40€. Può andare bene, è pulita, spaziosa con televisore e terrazzo. Sistemiamo le bici nel cortile sotto l’occhio vigile e rassicurante del cane (pastore tedesco) dei gestori e poi collaudiamo la doccia. Successivamente ci spalmiamo le creme per idratare la pelle che comincia a risentire della temperatura. Usciamo per fare un giro sul lungomare.
Sono poche centinaia di metri di tranquillo arenile sassoso col marciapiede a bordo strada e dall’altra parte alcuni hotel, qualche ristorante con “piazza” anche sulla spiaggia e poche altre attività turistiche, il paese si sviluppa lungo la strada principale poco più all’interno ma in questa zona sono evidenti i segni di espansione. Ceniamo in un ristorante dai gestori “stanchi” e “svogliati”, spendiamo 18€ per alcune cose che volevamo ed altre inattese, va bene lo stesso, forse impareremo a riconoscere le pietanze e il loro nome. Usciti dal ristorante cerchiamo una gelateria, poco oltre, pensiamo di
averla trovata ma il gelataio ci dice che i gelati saranno in vendita da
domani (2 Giugno).
Anche per strada abbiamo visto vari manifesti pubblicitari di cantanti ed orchestrali che si esibiscono il 2 Giugno. Chissà, forse è la data che in qualche modo inaugura la stagione balneare (gelati compresi)! Restiamo una mezzora sdraiati sui lettini in spiaggia ad ascoltare il mare che esaurisce le deboli onde sui ciottoli dell’arenile, commentiamo la giornata trascorsa e la salita che troveremo domani sul monte alle nostre spalle, la prima asperità del percorso, poi andiamo a dormire. Anche la seconda tappa si è conclusa bene e ci stiamo rendendo conto che se non ci capitano grossi imprevisti possiamo portare a termine il programma. Anche il leggero fastidio ad un ginocchio, che Leo si è portato da casa, sembra essere sparito.
<-- Prima Tappa: Patra - Kratio | Terza Tappa: Almiri - Nafplio --> |
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