lunedì 20 giugno 2011

Colle della Maddalena e Agnello (Vita Fugit Sicut Umbra)

Due colli mitici, due giorni, due amici... Non potevano mancare anche due belle mangiate in Francia a base di prodotti tipici locali. Ringraziamo l'hotel Logis Chalet-Hôtel Alpage di Vars (http://www.hotel-alpage.com/) per l'ottima cena e colazione assolutamente necessari per il recupero psicofisico. Peccato la pioggia di Sabato, Domenica splendida giornata.


Giorno 1: Dronero - Vars (Colle della Maddalena)


Si parte dal parcheggio di Dronero, tiriamo fuori le nostre bici e i nostri carrelli con relativi bagagli.

Si parte alla volta di Dronero dove ci concediamo la prima sosta in un bar per un panino.

Seconda sosta a Vinadio di fronte al Forte. Non c'è tempo purtroppo per una visita, ma ci concediamo qualche scatto per immortalare le nostre configurazioni di viaggio. La fortificazione di Vinadio è da considerarsi fra gli esempi di architettura militare più significativi dell'intero arco alpino.

I lavori di costruzione della fortezza, voluta da Re Carlo Alberto, iniziarono nel 1834, per concludersi solo nel 1847. Nonostante una breve interruzione, dal 1837 al 1839, in soli undici anni si realizzò un vero capolavoro dell'ingegneria e della tecnica militare e per la sua costruzione in alcuni momenti furono impegnate 4000 persone. (Fonte www.fortedivinadio.it)

Proseguiamo il nostro cammino verso il colle, che risulta, data la stagione, per fortuna, aperto.

Man mano che proseguiamo la salita verso il Colle della Maddalena (Col de Larche in francese, alt 1996 m slm) sentiamo il freddo eseere sempre più pungente. E' arrivato il momento di vestirsi, il tempo sta cambiando.

Purtroppo durante la salita dobbiamo iniziare a fare i conti con la pioggia. Arrivati in cima approffitiamo dei nostri bagagli al seguito per asciugarci un attimo, ma non riusciamo a goderci la meritata soddisfazione di aver raggiunto la cima causa pioggia e freddo.

Ci aspetta ora la discesa e poi di nuovo la salita al Colle di Vars (altitudine 2111 m slm).

Durante la discesa rischiamo per un attimo di perdere il bivio per il colle e di proseguire per Gap. 

Nella salita al secondo colle di giornata la fatica e il freddo nelle gambe si fanno sentire.

Ma per fortuna quando siamo quasi arrivati all'hotel il sole fa di nuovo capolino all'orizzonte,la cosa ci fa ben sperare per la giornata di domani quando dovremmo affrontare il Colle dell'Agnello.

Finalmente la meritata cena a base di dosi abbondanti di specialità locali.


Giorno 2: Vars - Dronero (Colle Dell'Agnello)

Ci svegliamo sotto i migliori auspici di una giornata splendidamente assolata. La colazione è ottima e abbondate quello che ci vuole per iniziare una lunga giornata come oggi.

Ed eccoci immortalati, purtroppo un po' in ombra, siamo ancora sorridenti non siamo ancora sotto i fumi della fatica.

Si parte in discesa, prima parte della giornata dedicata ad immortalare gli splendidi panorami che si godono pennellando le curve verso Guillestre.
Anche il tratto dopo guillestre è molto spettacolare e ogni momento è buono per immortalare le nostre bici in configurazione da viaggio con uno sfondo strepitoso. Questo tratto tratto di strada si trova a picco sulle Gorge du Guil. Guil è il nome del torrente che scorre al fondo di questa valle, affluenete della Durance, da cui prende il nome  la cittadina di Guillestre.

Arrivati nella cittadina di Chateau-Queyras ci fermiamo ad ammirare le mura del castello medioevale (come dice il nome stesso del paese).

Ci fermiamo però a chiedere alcune informazioni, senza ottenere risposta purtroppo, alla imperturbabile polizia locale. :-)

Dopo questo simpatico siparietto, riprendiamo la nostra marcia verso il colle dell'Agnello, prossima tappa molines en Quesiras.

In questo paese, ci fermiamo ad assaporare l'acqua fornita da qusta stupenda fontana in legno. Qui veniamo colpiti da una meridiana posta nella casa di fronte alla fontana stessa, sulla quale si legge la frase "Vita Fugit Sicut Umbra", come potete vedere nella foto di copertna di questo post. Questa frase diventerà il Leitmotif per il resto della nostre gita.
Lo spostamento del carello da una bicicletta all'altra è risultato molto veloce, questo ci ha permesso di condividere le gioie e i dolori di una salita con 10 Kg a traino, e qui sulla condivision il mio compagno di avventura potrebbe commentare dal momento che sulla salita dell'Agnello se lo è portato lui sino in cima :-).
L'extra wheel (www.extrawheel.com/) si è comportata magnificamente, nonostante la pioggia battente di sabato non è entrata una singola goccia all'interno delle borse e l'assetto della bicicletta anche con le discrete velocità della discesa dell'Agnello non è mai stato compromesso.


Il Percorso (2 Tappe)



Album foto completo


2011-06-18 Maddalena Agnello


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