venerdì 6 giugno 2014

Tour Scandinavia 2012 - Seconda Parte

In questo post riprende il racconto del fantastico viaggio di Symon e Fulvio verso la Norvegia dove purtroppo sarà ad aspettarli la pioggia.

Dal Diario di Viaggio di Symon

Giorno 10: Sabato 18 Agosto 2012
7a Tappa: Tingvall - Halden (50 km)


Oggi per la prima volta durante il viaggio, dovremmo pedalare sotto la pioggia. Facciamo un ottima colazione in una bella sala tutta in legno con il camino, partiamo verso le 11 e ci fermiamo subito al supermercato per finire le ultime 200 corone svedesi.

E’ bello pedalare in mezzo a questa campagna incontaminata sotto la pioggia, dopo 16 km dalla partenza arriviamo al confine con la Norvegia, entriamo in un bosco e fiancheggiamo un lago tra sali e scendi.

Verso le 15 e dopo 50 km arriviamo ad Halden e troviamo subito un campeggio e ci sistemiamo in una mini casetta a forma triangolare tutta in legno.

Andiamo a fare un giro alla fortezza, molto bella in cima ad una collina, da qui si vede tutta la città ed il fiordo, c’è un po’ di vento ed il cielo è grigio.

Scendiamo in città, ma sembra tutto chiuso, guardiamo i prezzi delle cose da mangiare o per una birra, sono improponibili, così decidiamo di comprare qualcosa al supermercato e di mangiarcelo in campeggio.
Giorno 11: Domenica 19 Agosto 2012
8a Tappa: Halden - Askim (70 km)


Partiamo verso metà mattina, il carretto lo porto io e c’è subito una salita impegnativa, la strada continua a salire con tratti più o meno ripidi, c’è una prima deviazione che ci porta in mezzo ad un bosco sempre tra sali e scendi. Dopo il bosco la zona è ancora più bella, molte colline quasi tutte coltivate a grano. Sempre molti su e giù che spezzano le gambe, così sono costretto a lasciare il carrello a Fulvio per qualche chilometro. Mi riprendo il carrello quando mancano circa 25 km. La strada non molla mai, dopo una discesa ti fa subito ripagare la salita.

Decidiamo di fermarci ad Askim dopo circa 70 km. Dopo che ci siamo sistemati in hotel, usciamo per capire com’è il paese, non c’è molto e visto che è domenica è anche tutto chiuso. Ci fermiamo a bere una cosa in un bar “Mini’s”. Per cena ci prepariamo un po’ di pasta sul balcone della stanza d’hotel, poi usciamo per vedere se c’è un po’ di movimento, ma il paese è quasi deserto. Ci sediamo al solito bar e ci prendiamo due tè caldi, proviamo a chiedere a due ragazze quanti chilometri mancano ad Oslo, ma dicono che non lo sanno. Decidiamo di tornare in albergo pronti per ripartire la mattina dopo, le previsioni danno pioggia.

Giorno 12: Lunedì 20 Agosto 2012
9a Tappa: Askim - Oslo (75 km)


Dopo una super colazione, partiamo in tarda mattinata, il cielo è molto grigio, infatti inizia subito a piovere. Siamo costretti a prendere una statale abbastanza trafficata, la prima ora teniamo un buon ritmo, poi dopo 22 km lascio il carrello a Fulvio. Dopo un po’ per fortuna inizia una ciclabile. Vedo Fulvio sofferente e lamentoso, così gli chiedo alcune volte se desidera il cambio con il carretto, ma mi dice di proseguire così. Dopo una discesa, ci troviamo ad un intreccio di strade, sbagliamo e quasi imbocchiamo l’autostrada, così siamo costretti a tornare indietro. Siamo in difficoltà, non ci sono chiare indicazioni per Oslo. Ad una fermata di bus chiedo ad un ragazzo che ci manda verso una direzione, dicendoci che mancano circa 30 km alla capitale. Percorriamo questa strada in discesa, ma dopo qualche chilometro vediamo delle indicazioni che indicano Oslo esattamente dalla parte opposta, così presi dallo sconforto torniamo indietro. Fulvio è decisamente in difficoltà ed inizia ad innervosirsi in maniera esagerata. Così prendo di nuovo io il carrello. Chiediamo spesso se la strada è quella giusta. Siamo abbastanza scoraggiati, anche perché ad Oslo non sappiamo ancora dove dormire.Quando mancano circa 15 km, riprendiamo un po’ fiducia e iniziamo a cercare dei possibili posti dove dormire, ma niente, tutti ci dicono di andare in città a cercare qualcosa. Questa parte del tragitto è tutta sali e scendi, quindi molto stancante, vista anche la situazione. Fortunatamente gli ultimi 5 km sono tutti in discesa verso la capitale. Arrivati in città chiediamo ad una ragazza che ci consiglia un hotel abbastanza economico, l’Anker. Finalmente dopo i soliti giri a vuoto lo troviamo e ci sistemiamo lì per una notte, per la sera dopo prenotiamo già due letti all’ostello affianco sempre facente parte dell’Anker. La sera usciamo e ci rendiamo subito conto dell’esagerazione dei prezzi. Così decidiamo per un McDonald e dopo andiamo a bere una birra in un locale carino all’interno di un cortile. Rientriamo in hotel a recuperare un po’ di energie, dopo una giornata difficile e nervosa, sicuramente la più difficile dall’inizio del viaggio.

Giorno 13: Martedì 21 Agosto 2012
Giornata di riposo e di visita turistica ad Oslo


Dopo colazione in hotel, usciamo ad esplorare Oslo, ci dirigiamo subito verso il porto, abbiamo intenzione di anticipare di un giorno la nostra partenza verso la Danimarca, la città non ci ha colpito particolarmente ed è anche molto cara. Riusciamo a farci cambiare il biglietto della nave e quindi ad anticipare la partenza che sarà domani alle 17.

Quindi continuiamo il tour della città, al porto decidiamo di prendere un battello che ci farà fare un giro del fiordo di Oslo. Dopo poco più di mezz’ora di navigazione, arriviamo su un’isola, dove c’è il museo del mare, noi preferiamo sederci su delle panchine e prendere un po’ di sole mangiandoci un gelato, quindi riprendiamo il battello che ci porta ad Oslo.

E’ una bella giornata di sole ed è bello passeggiare per la città. Delle ragazze regalano mini lattine di coca cola e ne prendiamo subito una.

Visitiamo il palazzo reale con il cambio della guardia, niente di eccezionale a dire il vero. Poi proseguiamo il nostro giro, ad un mercatino ci prendiamo due banane che saranno praticamente il nostro pranzo. Torniamo in ostello che è abbastanza brutto, niente a che vedere con quello di Goteborg. Siamo in camera con altre 6 persone, in totale quattro letti a castello.

Usciamo per la sera ed andiamo in un supermercato per arrangiarci con l’aperitivo, prendiamo due birre ed un pacchetto di patatine e ci andiamo a sedere in una piazza proprio di fronte ad una birreria con i tavoli all’aperto, troppo lusso per noi! Due ragazzi ci imprestano l’accendino per aprire le birre. Per cena andiamo in una pizzeria gestita da turchi dopo andiamo in una birreria vicina l’ostello, facciamo amicizia con una ragazza abbastanza alternativa di nome Sivja, capelli rasati da un lato, anello al naso, simpatica, ha voglia di parlare con noi, così parliamo un po’ in generale dell’Italia e della Norvegia. Verso le due torniamo in ostello, con noi in camera c’è un tipo strano, un ubriacone che nel pieno della notte decide di andare a dormire in bagno, completamente bruciato.
Giorno 14: Mercoledì 22 Agosto 2012
Viaggio in traghetto da Oslo a Copenaghen


Il mattino cerchiamo di imbucarci nell’hotel affianco per diciamo “scroccare” la colazione, facciamo finta di niente e tutto fila liscio, ormai che ci siamo sfruttiamo anche i bagni, sicuramente più puliti di quelli dell’ostello. Siamo di nuovo pronti a ripartire e ci dirigiamo verso il porto con le nostre bici e l’immancabile carrettino. Ci fermiamo in un giardinetto, per rilassarci un po’, è più o meno l’ora di pranzo quando arrivano minacciose delle nuvole, il tempo cambia rapidamente e la tranquilla mattina di sole si trasforma rapidamente. Così ci dirigiamo verso il porto ed entriamo con tutta la nostra attrezzatura nel terminal della nostra nave, faranno imbarcarsi solo dopo le 15, così ce ne stiamo un paio d’ore lì dentro mentre fuori si scatena un violento temporale.

Alle 15 ci imbarchiamo, ci sistemiamo in cabina e dopo una doccia andiamo ad esplorare la nave. Anche qui tutto abbastanza caro, così la nostra cena sarà una bottiglia di vino ed il solito pacchetto di patatine. Ai tavolini del bar conosciamo delle ragazze, una italiana, una portoghese, due spagnole, un ragazzo ed una ragazza canadesi ed un indiano. Sono degli studenti di medicina che da Copenaghen hanno preso la nave per Oslo, andata e ritorno tutto in un giorno. La sera giochiamo con i ragazzi a carte, ma la nave balla molto, così inizio a non sentirmi molto bene, prendo una pastiglia ma nessun miglioramento, ho una gran voglia di rimettere, così decido di tornare in cabina a dormire.

Giorno 15: Giovedì 23 Agosto 2012
Arrivo a Copenaghen e Recupero dell'auto


Arriviamo al porto di Copenaghen alle 10, scendiamo ed iniziamo a cercare il posto che ci ospiterà per due notti. E’ un motel a circa 20 km dal centro città. C’è il sole, ma tira un forte vento, sono abbastanza stanco, praticamente non abbiamo né cenato né fatto colazione, in più il mal di mare. Chiediamo indicazioni e con difficoltà troviamo la giusta direzione, ci fermiamo in una panetteria per un croissant ed un succo d’arancia.

Proseguiamo per la strada giusta, ma sembra non arrivare mai, il carretto mi pesa sempre di più. Incontriamo un ragazzo romano che si è trasferito in Danimarca quattro anni fa, Pierluigi mi sembra si chiami, e inizia a spiegarci un sacco di cose di come si vive lì, ci accompagna in bici per un pezzo e ci spiega bene come arrivare al motel. Il motel è proprio tipo quelli americani, la stanza non è un granché, ma il prezzo era il migliore di tutti e ci va bene così. Dopo la doccia andiamo a mangiare una pizza in un locale gestito da arabi vicino al motel.

Poi ci dirigiamo a piedi verso la stazione che dobbiamo andare a recuperare la macchina che è rimasta all’inizio del nostro viaggio ad Helsingor. Dobbiamo scendere a Copenaghen e cambiare treno prima di arrivare a destinazione. Scendiamo ad Helsingor e scopriamo che è una bella cittadina, poi ci incamminiamo verso il parcheggio del McDonald che è un po’ fuori e dove sosta da più di due settimane la nostra macchina. Torniamo a Copenaghen, ci vuole circa un’ora di macchina, poi decidiamo di farci un giro in un altro paese che ci aveva consigliato Pierluigi, Roski. Il paese è carino, ci facciamo un giro e ci sediamo all’aperto ai tavolini di un bar, prendiamo un tè caldo ed un cappuccino, belle le cameriere ma anche il prezzo, 10€! Poi torniamo in motel a rilassarci un attimo e per cena andiamo a mangiare a Copenaghen, in quella pizzeria che ci avevano consigliato le ragazze spagnole e con le quali abbiamo l’appuntamento domani. La pizza abbastanza buona, ma non è gestita da italiani come ci avevano detto bensì da albanesi.

Giorno 16: Venerdì 24 Agosto 2012
Visita della città di Copenaghen


Dopo colazione, carichiamo le bici in macchina e ci avviciniamo a Copenaghen. Parcheggiamo in una via tranquilla non lontana dal centro, scarichiamo le bici e ci dirigiamo verso il centro. Come al solito non abbiamo una meta precisa, ma lasciamo tutto all’improvvisazione, non abbiamo nemmeno una cartina della città. Comunque la città non è grandissima e troviamo subito il centro.

La città sembra molto bella e girarla in bici è l’ideale. Seguendo due belle ragazze, ci troviamo a Cristania che è praticamente un grande centro sociale, qui è vietato fare foto. La giornata è piacevole, c'è un bel sole, abbiamo fame e incominciamo a cercare un posto dove mangiare. Troviamo un locale carino con i tavoli sulla via, ci sediamo e solo allora scopriamo che è un locale per vegani, ci prendiamo due specie di hamburger con patatine e verdure. Ho fame e me lo mangio volentieri a Fulvio invece non piace molto.

Proseguiamo il giro ed il tempo inizia a cambiare, inizia a piovere e ci ripariamo sotto un cavalcavia. La gente in bici non se ne preoccupa e continuano tutti a pedalare, molto probabilmente da queste parti sono molto abituati a questi repentini cambi atmosferici. Ritorniamo verso la macchina e torniamo al motel. Alle 21 dobbiamo incontrarci con le ragazze della nave in pizzeria, noi arriviamo puntuali e con nostra sorpresa sono già sedute che mangiano, non ci hanno aspettato, loro sono in sette ed un posto per noi non c’è, così ci sediamo ad un altro tavolo ed ordiniamo le nostre pizze. Quando se ne stanno per andare, vengono da noi per salutarci, ma naturalmente noi siamo rimasti abbastanza delusi. Dopo cena andiamo in un disco pub in centro, c’è abbastanza gente e qualcuno balla anche. Ci prendiamo prima un mojito e poi un daikiri alla fragola. Io non ho molta voglia di quella confusione e me ne sto seduto, Fulvio prova a ballare ma non con molto successo. Verso le due ce ne andiamo, la mattina seguente dobbiamo affrontare un lungo viaggio verso casa. Ormai la nostra vacanza in bicicletta è finita, per me è stata sicuramente un’esperienza bellissima, spero lo sia stata anche per Fulvio, naturalmente quando si fanno queste esperienze in due bisogna essere molto affiatati e anche se c’è stato qualche momento di tensione, sono stati giorni molto intensi per entrambi.

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