sabato 30 giugno 2018

Un salto all'Isola d'Elba: Terza Escursione

A cura di Lorenzo Spanò

Eccoci pronti per l'ultima escursione in questa meravigliosa piccola Sardegna. Qualcuno dei ragazzi, mostra segni di stanchezza, dolorini vari e scottature. Oggi un'altra giornata calda, e ci aspetta un giro importante sul Monte Calamita con le sue miniere e i resti di quello che era anche il molo per l'attracco delłe imbarcazioni che trasportavano questo minerale.

Il pezzo più importante del percorso che effettueremo sarà sul tracciato del percorso Capoliveri Legend Cup svoltosi nell'isola poche settimane fa. Partiamo puntuali dall'hotel, direzione Golfo di Lacona, qui cerchiamo un parcheggio, ci sistemiamo in un parcheggio a ridosso della Statale, Tom Tom ha la traccia del percorso, trova subito i punti di partenza e cominciamo a pedalare su e giù vicino alla costa, attraverso strade bianche, sentieri e strade private ciclabili, poca pianura.

Il primo obbiettivo sarà arrivare Capoliveri, che si inerpica su di un promontorio, facciamo fatica, abbiamo tutti chi più chi meno qualche problemino alle gambe. Naturalmente tantissime soste per ammirare il pamorama e fare foto, veramente belli, i golfi sembrano porti naturali, i colori e le sfumature, sono da dipinto.



Arriviamo a Capoliveri, dobbiamo fare rifornimento d'acqua, e una pausa caffè.

Prima di ripartire percorriamo un paio di budelli per fare foto, la piazza con il suo moderno anfiteatro si presta per foto panoramiche.

Davide ha un problemino al Cambio, un po' tutti si adoperano, con disquisizioni di ma e di se, io mi metto da parte e Sem riesce a sistemare la ruota. Si riparte, un paio di km ed entremo nel percorso della gara Leggend Cup che ci porterà alle miniere del Monte Calamita.

Da alcuni sentieri sembrava si piombasse direttamente sul mare, ci sono molti Biker, è un luogo frequentatissimo, molti con la ebike.

Eccoci sulla parte più importante della cava e miniera. Facciamo tante foto, anche qui pozze di acqua piovana che con i minerali diventano rosse.

Ricominciamo a pedalare, sotto di noi un mare allettante, fa molto caldo, decidiamo di scendere a fare un bagno, questo voleva dire aggiungere poi altra salita al nostro giro.

L'acqua è bellissima, penso alla Sardegna, qui l'acqua ha sicuramente qualche grado in più. Provo a far fare qualche esercizio in acqua a Gianni che non sa nuotare, ma la paura e tanta e quindi non riesco nel mio intendo.

Ci rivestiamo e si riparte, anche io ho qualche problemino al Cambio, lo Guardo e mi sembra leggermente storto, non lo tocco per non complicare la situazione, tutto lavoro per Andrea.

Incominciamo una lunga salita che ci porterà in cima, sede della miniera, un grande capannone in disuso.

Adesso c'è un piccolo museo, foto e documenti dei minatori, attrezzature, sul fianco un'area attrezzata all'ombra, sotto pini mediterranei, ci sono 39 gradi, ma l'aria fresca che arriva dal mare ti fa respirare, ci sono profumi di macchia mediterranea.

Una bella sosta, ma non è ancora finita, la strada purtroppo continuerà a salire e scendere, per tutto il tratto di costa che ci porterà alla chiusura della nostra escursione.

In molti, me compreso, danno segni di stanchezza, purtroppo le salite sono tutte molto ripide, il nostro pensiero appena ne incontriamo una, va a Ivan che è quello che più patisce queste pendenze. L'ultima parte di costa non ci affascina più di tanto, ma secondo me tutti non vedevano l'ora di arrivare ad un bar e bere qualcosa di fresco, si! È proprio così, ecco il bar, dall'altra parte del bancone una simpaticissima signora.

Io devo lasciare il gruppo è proseguire da solo, voglio assolutamente passare a salutare Elena e le sue bimbe. Raggiungerò il gruppo a Lacona. Credevo di essere più vicino al campeggio dove lavora Elena, sono davvero stanco è una settimana che pedalo, e la strada sembra più dura, pedalo sulla statale per non sbagliare il bivio, intanto penso a Elena, riaffiorano in un attimo tutti i ricordi, ogni qual volta incontro uno dei miei ragazzi, l'emozione prevale, e mi viene naturale pensare a tutti, allenare e vivere intensamente ore di allenamento in vasca con loro, ha riempito le mie giornate, tante soddisfazioni nei campi di gara, i ricordi sono tanti, ma l'amicizia e l'amore che ci lega è grande ed eterno. Ecco il campeggio, mi dirigo sulla spiaggia, Elena si gira e vede un matto in bicicletta, scatta in piedi e mi viene incontro, subito solo un: "Lory...." Un grande e silenzioso abbraccio che da tanti significati.

Mi fa bere di tutto per dissetarmi, e poi confesso che per me era importante constatare come stava e se era felice, chiama Daniele il suo compagno, e dopo averlo conosciuto ho avuto tante positive conferme. Ecco le bimbe, identiche alla mamma, due piccole Elena, le bacio più volte, bellissime. Tutta una serie di dialoghi, progetti, Elena é carica, nei suoi occhi leggo tutto la sua felicità e il suo entusiasmo, i miei ragazzi li conosco bene. Foto ricordo che Cubo sicuramente pubblicherà, perché lui sa quanto per me sia importante. Stanno arrivando i suoi genitori, Carlo e Agata, aspetto ancora qualche minuto per poterli salutare. Ma è tardi devo andare, i baci si sprecano poi un lungo abbraccio a Elena e uno a Daniele, abbracci che che servono a caricare le mie pile e a trasmettere tante cose, che i miei ragazzi conoscono bene.

Parto, sono silenzioso, pensieroso, poi una volta arrivato sulla statale, devo concentrarmi, c'è molto traffico. Un paio di giri su sterrati e poi torno sui miei passi per incontrare i ragazzi. Ultimo giro concluso, adesso dopo questa esperienza analizzeremo cosa c'è fa migliorare per la nostra prossima vacanza. Vorrei concludere questo post con i ringraziamenti, comincio da Cubo che da casa ha lavorato per pubblicare i miei post, poi a tutti quelli che hanno letto e seguito il blog. Il grazie e piu grande ai miei compagni che hanno sopportato i miei scherzi e i ripetuti isolamenti che mi sono serviti per scrivere. Grazie a tutti appuntamento al 2019.

By Lorenzo

Il Percorso



Il video




Il video con tutte le foto delle escursioni




<-- Seconda Escursione


1 commento:

  1. Oncredibile, Lorenzo che si fa mettere a posto la bici!
    Doveva essere proprio stanco

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