domenica 12 agosto 2018

Tour Della Sardegna

Uno dei nostri autori di lunga data ci regala questo splendido racconto del suo ultimo tour estivo in Sardegna.

A cura di Marco Mazzola
con il valido supporto di Giorgio Iacotino

Quest’ anno abbiamo deciso (Giorgio, Marco, Tom, Ottavio) di partire con le nostre MTB direttamente da casa, cosi venerdi 26 maggio partiamo da Rivarolo C.se direzione Torino PS per prendere il treno per Genova. Arrivati a Genova in pochi minuti giungiamo all’imbarco per il traghetto della Moby, con le bici siamo i primi a salire e cosi in poco tempo ci ritroviamo in cabina per lasciare le nostre borse e ci godiamo la nostra tranquilla traversata in notturna fino a Porto Torres.

Primo Giorno: Sabato 27 Maggio


Alle 9.00 sbarchiamo ed iniziamo la nostra avventura in Sardegna; direzione Stintino. Arrivati a Stintino dopo circa due ore ci imbarchiamo su un gommone taxi che fa da spola tra la cittadina e l’Isola dell’Asinara. Il gommone era stato prenotato tempo prima, ci sono parecchie agenzie che praticano questo tipo di trasporto ed i prezzi sono pressoché allineati. Sbarcati a Fornelli, percorriamo l’isola fino a Cala D’ Oliva dove c’è l’unico posto per dormire sull’isola (Cooperativa Sognasinara). Un ex dormitorio delle guardie carcerarie al tempo in cui l’isola era Colonia Penale. Il posto è stupendo perché sei immerso nella macchia mediterranea che con i suoi colori e sapori ti avvolge.

Non perdiamo tempo cosi lasciamo le borse in camera (camerata da sei con solo noi quattro) e riprendiamo le MTB per raggiungere il posto più a nord e più in alto dell’isola Punta della Scomunica.

Ammiriamo il panorama, e siccome la stanchezza inizia a farsi sentire che cosa c’è di meglio che di un bel tuffo nelle acque cristalline di Punta Sabina.

Ritorniamo all’ostello, ci cambiamo, facciamo cena (che è anche stata abbondante e buona) e poi visitiamo il borgo di Cala d’Oliva ripensando al tempo in cui era abitato da tantissime famiglie tutte legate direttamente o indirettamente al lavoro carcerario ed anche alla casa sul mare dove i giudici Falcone e Borsellino passavano le loro “vacanze”.

Secondo Giorno: Isola Asinara - Alghero (99 Km, Domenica 28 Maggio)


Dopo colazione ripartiamo per ritornare a Fornelli dove ci aspetta il nostro gommone taxi per riportarci a Stintino.

Sbarcati a Stintino prendiamo la strada direzione Alghero. Non prendiamo quella più veloce e trafficata ma ci teniamo più sulla destra, ideale per noi ciclisti.

Arriviamo ad Alghero nel pomeriggio troviamo un B&B dove lasciamo le nostre MTB e ci avviamo a visitare la città, soprattutto a trovare un ristorante per recuperare le energie.

Terzo Giorno: Alghero - Torre del Pozzo (86 Km, Lunedì 29 Maggio)


L’indomani ripartiamo al mattino presto direzione Bosa. La strada litoranea per arrivare a Bosa è tutto un Sali e scendi, a dire il vero la Sardegna è tutta un Sali e scendi. Comunque il panorama e la quasi assenza di traffico ripaga i nostri sforzi. Passiamo Bosa dove ci eravamo fermati per pranzo e prendiamo direzione Torre su Puttu.

Foto Fonte: www.bnbandreaevalentina.com
Ci fermiamo al B&B Andrea e Valentina, che consigliamo vivamente, posto per bici e soprattutto ottime camere e splendida accoglienza.

Quarto Giorno: Torre del Pozzo - Dune di Piscinas (98 Km, Martedì 30 Maggio)


Facciamo un’ abbondante colazione e si riparte direzione Oristano. Passiamo la città ed arriviamo, tenendo la strada di Arborea a Marceddi . li troviamo un piccolo chioschetto dove vendono generi alimentari, ci facciamo fare dei panini, ci riforniamo di banane ed acqua e spostandoci di qualche metro siamo sulla riva di una dei tanti stagni della zona, a dire il vero più che stagno è una baia dove la diga carrozzabile la chiude con delle paratie.

Finito il pranzo passiamo su questo sbarramento e ci ritroviamo dalla sponda opposta; direzione Piscinas. La strada per Piscinas è veramente da favola come è una favola le dune che rendono famosa la località.

Arriviamo al Campeggio Sciopadroxiu, sperso tra le dune e la macchia mediterranea; affittano anche delle stanze che per noi sono l’ideale, abbiamo il posto dove lavare le bici e stendere le divise, ma soprattutto c’è un ristorante all’ interno dove la cena è veramente all’altezza del posto.

Quinto giorno: Dune di Piscinas - Iglesias (71 Km, Mercoledì 31 Maggio)


Il giorno dopo si riparte e qui la strada si fa un po’ dura perché bisogna salire su fino a Ingurtosu anzi, fino al bivio della SS126. Da li girando a destra e percorrendo per qualche km un tratto in leggero piano, iniziamo la discesa verso Portixeddu. L’asfalto è bello cosi pennelliamo le curve anche se la borse non ci aiutano.

Da Portixeddu giungiamo a Buggerru; sosta acqua, purtroppo in Sardegna non è facile trovare una fontana, cosi un bar o un alimentari sono indispensabili per riempire le borracce.

Si riparte in salita per poi ridiscendere e per risalire per poi ridiscendere ancora. Si arriva cosi in punta di una piccola valle dove iniziamo la discesa verso Masua. Meno male che la facciamo in discesa, arrivati a Masua abbiamo le pastiglie dei freni che fumano. Si riprende e passiamo Nebida, Fontanamare e finalmente Iglesias. Questo pezzo di costa è veramente da gustare e soprattutto bisognerebbe visitare quel che resta delle vecchie tonnare o delle cave oramai in disuso.

Ad Iglesias ci fermiamo in un B&B nel centro del paese, comodo per girare la cittadina e trovare un posto per cenare.

Sesto Giorno: Iglesias - Sant'Antioco (74 Km, Giovedi 1 Giugno)


Al mattino partiamo da Iglesias per Portoscuso, ci imbarchiamo sul traghetto ed arriviamo sull’ isola di Carloforte. Li facciamo un breve giro dell’isola e pranziamo un uno dei tanti ristoranti lungo il porto. Riprendiamo il traghetto per arrivare a Calasetta.

Da Calasetta siamo a Sant’Antioco; troviamo un B&B lasciamo le bici, ci cambiamo e ci avviamo alla visita della cittadina.


Settimo Giorno: Sant'Antioco - Cagliari (120 Km, Venerdi 2 Giugno)


Tappone Sant’Antioco-Cagliari. Partiamo, passiamo lo stretto istmo che separa l’isola dalla terraferma, pur avendo quasi 110 km da percorrere non tralasciamo capo Teulada, e Pula. Inizialmente pensavamo di fare sosta a Cagliari ma poi all’ultimo momento visti gli orari dei treni abbiamo dato fuoco alle micce per arrivare in tempo alla stazione di Cagliari e prendere il treno per Olbia. L’unico neo della giornata e che per fare prima abbiamo tagliato per lo Stagno di Cagliari;, la strada è molto trafficata di auto e camion, in quei circa 15 km abbiamo trovato due incidenti: da evitare. Comunque arriviamo sani e salvi e soprattutto in tempo per prendere il treno per Olbia. Arrivati ad Olbia scegliamo un B&B che non è proprio al centro città ma vicino ad una pizzeria al taglio; questa sera, pizza per tutti.

Ottavo Giorno e Rientro: Olbia - Santa Teresa di Gallura (67 Km, Sabato 3 Giugno)


Il giorno dopo si riparte alla volta di Santa Teresa. Non prendiamo inizialmente la statale SS125 ma saliamo passando da Santa Lucia, ci evitiamo un po’ di traffico. Arriviamo cosi ad Arzachena, passiamo Palau e nel pomeriggio siamo a Santa Teresa.
Li alloggiamo presso il B&B Jolie, confortevole ben arredato e con una colazione da 4 stelle.
Proprio davanti al B&B c’è la pizzeria La Lucciola, di due nostri ex colleghi di lavoro; tappa obbligatoria per gustare la loro buonissima pizza e soprattutto per ricordarci i vecchi tempi e gli aneddoti di quando si lavorava insieme nella stessa azienda.

Nono Giorno: Santa Teresa - Porto Torres (105 Km, Domenica 4 Giugno)


Il giorno seguente a malincuore li salutiamo e partiamo alla volta della meta finale; Porto Torres per l’imbarco. Nel tragitto tappa pranzo a Castelsardo ammiriamo il panorama e ci gustiamo il sole della Sardegna.

Arriviamo cosi a Porto Torres; andiamo a comprare qualche ricordo.. pecorino e bottarga e poi visto che siamo in Sardegna… grande abbuffata di maiale arrosto…

Ci imbarchiamo…

Al mattino dopo arriviamo a Genova, si riprende il treno fino a Torino e poi ultima pedalata fino a casa; in totale 850 km.

I Percorsi


1 commento:

  1. Conosco la Sardegna come le mie tasche, percorsa in largo e lungo in macchina e moto, il vostro racconto mi stimola a farlo anche in bici. Grazie ragazzi, utilizzerò sicuramente parte delle vostre indicazioni.

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