venerdì 27 maggio 2016

Tredicesima Tappa: Giardini Naxos - Paternò

Oggi finalmente, con molto piacere, riprendo il racconto del lungo ed emozionante viaggio di Lorenzo. Probabilmente la separazione dall'amico e compagno di viaggio Lamberto ha tolto quel po' di energia in più che permetteva a Lorenzo di inviarci la diretta ogni sera su Cuboviaggiatore, ma non molliamo e continuiamo il racconto ripartendo dalla sua calda e assolata Sicilia.

Direttamente dal diario di viaggio di Lorenzo.

"Ciao ragazzi, oggi mi sento meglio, rilassato, la tappa di ieri con pochi km percorsi mi ha fatto bene oppure sarà perché sono in Sicilia. Ancora un po’ di magone resta, ma il peggio è passato.

Oggi parto in direzione Catania, anche questa tappa la considero di trasferimento, pochi km da percorrere, una tappa all'insegna dei consigli del mio amico Cubo, scopro e osservo il territorio.

50 km sulla costa e poi si incomincia a pedalare nell'entroterra, speriamo di superare indenni le colline Siciliane, oggi le previsioni danno temperature elevatissime.

Eccomi pronto per la partenza, sono rilassato, direi troppo rilassato, una colazione sul lungo mare dei Giardini Naxsos, due parole con i clienti, ormai mi sono abituato a dare spiegazioni sul carrello che suscita sempre curiosità, tutti mi chiedono se è stato costruito da me. La strada in questo tratto è molto stretta e il traffico è sostenuto, c'è da fare molta attenzione, i paesi che incontro sulla costa sono tutti sviluppati in lunghezza, come in Liguria, la strada sale e scende in continuazione, i paesi del Catanese hanno tutti queste lunghe strade che salgono sempre verso il centro storico.

Pedalo ma faccio tantissime soste, tante foto, sulla mia destra è maestoso l' Etna, l'osservo da tutte le prospettive e cerco con lo sguardo i segni delle famose eruzioni che hanno portato fiumi di lava fino al mare.

Alla mia sinistra il mare, tolto qualche piccola spiaggia, tutto il resto sono scogliere laviche, hanno un fascino particolare, e l'acqua è cristallina ed invitante, spesso lo specchio d'acqua ha un colore verde smeraldo. Pedalo abbastanza rilassato la strada sale e scende e spesso le pendenze sono notevolmente impegnative, pochissimi tornanti che ti fanno respirare, e allora ecco soste per fare foto.

Entrando nei paesi, quasi tutti non hanno asfalto ma una pavimentazione di lastricati resi lucidi dall'usura. Lungo i bordi delle strade trovi sempre auto coperte di frutta e verdura fresca, questi sono i loro mercati, senza orari di chiusura, ne incontri a centinaia.

Oggi uno particolare ho voluto fotografarlo, una vecchia auto completamente ricoperta di fiori di zucca, per non parlare poi di quelle ricoperte di fragole e ciliege. Mia ;Moglie mi avrebbe costretto a fare continue soste. Con tanta tranquillità ho attraversato Giarre, Acireale, Acitrezza e Acicastello. luoghi incantevoli, molti turisti. Eccomi arrivato a Catania, chiedo informazioni su monumenti da vedere, e tutti mi dicono di passare assolutamente a vedere gli Archi della Marina.

Pedalo in un tratto di ciclabile che costeggia la ferrovia, e sento gridare; "Fermati.. Fermati", in un auto che viaggiava alle mie spalle, un tizio che sbracciava dal finestrino e mi chiedeva di fermarmi ed aspettarlo, mi fermo perché spesso curiosi vogliono vedere da vicino il carrello.
Mi fermo e vedo uno che mi corre incontro e mi dice: "Ma non mi riconosci?" Si leva gli occhiali, lo riconosco è Guido! Lo abbraccio più volte, sono davvero felice, avevo bisogno di vedere un amico, con lui il suo amico Renato, simpaticissimo, sono venuti a perché vogliono fare il giro della Sicilia in bicicletta, due parole, foto e via direzione Archi della Marina. La visita agli Archi non mi lascia nulla, sono archi a ponte che sorreggono la ferrovia, neanche la possibilità di fare una foto, sotto tante macchine parcheggiate in modo disordinato. Arrivo in centro, un giro veloce, il centro di Catania è una favola, bellissimo! Palazzi diversi uno dall'altro, tanti stili, mi ha impressionato l'ampiezza delle strade, tutte squadrate come a Torino, Davvero molto bella. E' tardi devo avviarmi verso la meta che mi sono imposto.

E' passata circa un'ora dall'incontro con Guido, squilla il telefono, è Guido, mi chiede di aspettarlo, con il suo amico Renato mi accompagnano fino a Peternò per provare le bici. Li aspetto nella piazza di un pese appena fuori Catania " Mister Bianco", anche qui una lunga salita, tutta dritta ma pedalabile con il fondo lastricato che ti costringe a pedalare fuori sella. Arrivano una breve sosta per farli rifiatare e poi via verso Paternò, una strada terribile tutta rotta. Arriviamo a Paternò intorno alle 16. Ci fermiamo, una granita, poi i saluti, sono nuovamente solo.

Questa tappa mi dava già da pensare sul fatto che avrei avuto difficoltà a trovare da dormire, infatti, non ci sono Hotel, solo un B&B, provo. Per una serie di motivi non indico il nome, ma vi racconto come sono capitato male.

Suono ma non risponde nessuno, chiamo al numero indicato, il gestore, mi dice che ha solo una camera libera, gli spiego che mi sarei fermato solo una notte, mi fa aspettare 30 minuti, arriva e incomincia a prepararmi sulle misure della camera e dei confort. Ripongo la bici in un ripostiglio salgo su con lui fino all'ultimo piano e subito mi rendo conto che mi sta conducendo in un terrazzo.

La camera così come lui l'ha chiamata era uno sgabuzzino creato in un terrazzo con pareti di polistirolo, fili elettrici volanti un cattivo odore, il gabinetto attaccato al letto separato da una tenda, ci saranno stati 45 gradi. Mi fermo qui, non vado oltre nella descrizione, mi sono sentito violentato da tanto squallore, Non sono riuscito a mangiare,non ho dormito. Sono le 4 del mattino e vi sto scrivendo. Quella mattina avrei dovuto conoscere Alessandro, non sapevo cosa mi aspettava, gli ho sempre parlato al telefono, una di quelle persone che parlano e ti coinvolgono, non vedo l'ora di conoscerlo, si presenterà con un gruppo di Biker che pedalerà con me fino a Calascibetta. Domani sera vi racconterò dei miei nuovi amici.

Ciao a tutti"

Dati di Viaggio



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