venerdì 26 dicembre 2025

Elogio dei dipinti di Angelo Morbelli a La Colma di Rosignano - Elogio Inedito

“Il Monferrato a primavera è tutto un quadro, una successione di dipinti.”

Scrive così Toni Farina nel suo Elogio (mai pubblicato) per la guida Elogi di Piemonte.

 

Il Monferrato, non solo in primavera, ma in tutte le stagioni, sembra davvero una galleria d’arte a cielo aperto. 

Le colline si susseguono come pennellate verdi e dorate, i filari disegnano geometrie perfette e ogni borgo appare come un quadro incorniciato dalla natura.
 

E non è un caso se, lungo il crinale della Colma di Rosignano, ci si imbatte  in dipinti veri: riproduzioni delle opere di Angelo Morbelli, pittore alessandrino che qui trascorse molte estati, trovando ispirazione nei paesaggi e nella vita contadina di un tempo.

Pedalare tra queste strade significa viaggiare dentro un’opera d’arte vivente. Si parte da Ozzano e, attraverso colline e borgate, si raggiungono alcuni dei luoghi più suggestivi del Monferrato Casalese, riconosciuto Patrimonio UNESCO per i suoi Infernot, antiche cantine scavate nella pietra.

Il percorso tocca Treville, con la sua posizione panoramica e la chiesa che domina dall’alto, prosegue per Cella Monte, borgo di tufo e cuore dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, e attraversa la suggestiva Valle Ghenza, nota per le tartufaie.
 
Poi ancora Frassinello e Vignale Monferrato, dove il Belvedere degli Infernot apre l’orizzonte su colline che sembrano non finire mai.
 
A seguire, Camagna, con la cupola che svetta come punto di riferimento nel paesaggio, e un susseguirsi di borgate fino a raggiungere La Colma di Rosignano, dove i dipinti di Morbelli accolgono i visitatori come quinte teatrali lungo la strada di crinale.

Le opere di Morbelli sono esposte su treppiedi, in panoramica posizione, e dialogano con i luoghi che le hanno ispirate. È un incontro unico tra arte e natura: i quadri restituiscono la memoria di un tempo passato, mentre il paesaggio continua a raccontare la vita delle colline.

Difficoltà: il percorso non offre tratti pianeggianti, ma regala strade tranquille, con traffico scarso o nullo.
Varianti: numerose possibilità di deviazioni, soprattutto al ritorno, tra le borgate di Rosignano.
Stazione ferroviaria: a Ozzano, attualmente non attiva (linea Asti–Casale in attesa di ripristino).

Questa pedalata nel Monferrato non è solo sport: è un viaggio dentro l’arte e dentro l’anima di un territorio. Un’esperienza da vivere con lentezza, lasciandosi sorprendere dalla bellezza di ogni curva e da quel dialogo silenzioso tra colline e dipinti.

E forse, davvero, come scrive Toni Farina, “il Monferrato a primavera è tutto un quadro, una successione di dipinti”


Il Percorso





Scarica qui il file GPX file del percorso su bikemap.net

Il Video


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