lunedì 12 maggio 2025

Tappa 1: da Ancona a Porto Recanati, tra traffico, salite e risate

di Lorenzo Spanò

Siamo arrivati nella caotica Ancona. Il primo impatto? Un po’ traumatico per dei ciclisti: poche alternative alle strade trafficate, e l’unica via d’uscita è la statale Adriatica, dove si pedala a fianco di auto e camion. 

Ma tant’è, il viaggio è iniziato, e cercheremo di uscirne indenni. Appena lasciato il Conero, il paesaggio cambia: qualche tratto di strada di campagna finalmente ci regala un po’ di respiro. Sono bellissime, ma le salite non si fanno pregare. A freddo si sentono tutte, eccome… che dire, Santa Tripla, aiutaci tu!

Dopo pochi chilometri, in lontananza, si comincia a intravedere il profilo del Santuario di Loreto. Ancora un paio di strappi in salita e finalmente ci siamo. 

Loreto è una piccola perla: completamente cinta da mura, con le sue porte ad arco che ti fanno entrare nel centro storico da più punti. Elegante, ordinata, molto turistica. 

E infatti, anche se è solo il 12 maggio, è già invasa da comitive. Siamo entrati nella Cattedrale: imponente, suggestiva. Non era possibile fare foto, ma questo è uno di quei luoghi che si devono vivere, non solo documentare. Visto il buon anticipo sulla tabella di marcia, ci siamo concessi una pausa pranzo rilassata, prima di lanciarci in una lunga e piacevole discesa verso Porto Recanati.

Porto Recanati è la classica cittadina di mare. Il centro conserva pochi edifici storici, ma tutti mostrano i caratteristici mattoni delle Marche, con sfumature calde, simili a quelle del tufo. Abbiamo passeggiato lungo il corso principale alla ricerca di un negozio di biciclette, e alla fine Gianni si è dovuto accontentare di un casco da MTB. Ovviamente le battute non sono mancate — io non gli ho risparmiato le prese in giro, e lui ha incassato con la solita ironia. So bene che alla prima mia distrazione, si rifarà con gli interessi!

Un paio di foto sul lungomare, poi cena leggera: qualche oliva ascolana (che qui non mancano mai) e due insalatone giganti. Più di così non avremmo potuto: ci stavano ancora sullo stomaco i panini farciti divorati verso le quattro del pomeriggio. Arrivati al B&B, solita routine serale: medicine, preparativi e subito a letto. Alla nostra età, nelle borse da viaggio lo spazio per i farmaci occupa ormai più volume dei vestiti. Che scena: uno che ricorda all’altro cosa deve prendere… altro che tour dell’Abruzzo, sembriamo due degenti in gita dall’RSA!

Per domani le previsioni non sono delle migliori: la mattina dovrebbe reggere, ma dal primo pomeriggio il rischio pioggia è alto. Un po’ ci preoccupa, ma cerchiamo di non pensarci troppo. Dobbiamo affrontare un centinaio di chilometri, e in tarda mattinata conto di riuscire a vedere Stefano. Non l’ho avvisato: sarà una sorpresa. Intorno alle 17, poi, ci aspettano ad Ascoli Piceno per una serata speciale con amici che non vedo dal 2017. Abbiamo un sacco di cose da raccontarci.

Buonanotte a tutti, ci sentiamo domani, con la prossima tappa del nostro viaggio.

4 commenti:

  1. GRANDISSIMO LORENZO GRAN BELLA TAPPA POSTI INCANTEVOLI

    RispondiElimina
  2. UNA FATICA RIPAGATA DALLA PASSIONE W DALLA BELLEZZA DEI LUOGHI RAGGIUNTI E VISITATI. BRAVISSIMO LORENZO. SONO LINA RICCOBENE

    RispondiElimina
  3. Zone da me conosciute e amate. Goditi tutto ciò che ti circonda , li ricorderai volentieri le lunghe e fredde serate invernali.

    RispondiElimina
  4. Ciao Lorenzo..sei sempre mitico..ti ammiro molto per quello che fai e perché rapprenenti lo spirito e l'essenza di noi ciclisti...buon viaggio..a presto

    RispondiElimina