sabato 16 giugno 2018

Un salto all'Isola d'Elba: Seconda Tappa

A cura di Lorenzo Spanò

Eccomi, una notte un po' così, stanza rumorosa con la Camera sulla statale, sveglio alle 3.30 e riaddormentato alle 5.30. Ma va bene così, nei miei viaggi ho sempre dormito poco. Appena sveglio, subito uno sguardo alla finestra, terribile!

Nuvole basse, sembra nebbia, manca un'ora alla partenza e quindi spero in un miglioramento. Preparo le borse, belle, ma secondo me solo per viaggi brevi,  ero abituato troppo bene con le mie capienti borse del carrello.

Nella sala per la colazione ci sono solo io, la ragazza che si occupa delle colazioni è uno spettacolo, bella simpatica e molto disponibile al dialogo, così scopro che è mamma di una bimba di 8 anni, io le davo neanche 18 anni. Non ho molta fame, ma lei che si è informata sul mio giro, mi ha preparato due focacce con il formaggio per il viaggio.

Sono pronto a partire, ma naturale prima fare una foto. Poi mi direte voi se è bella oppure no! Fuori nuvole basse, la nebbia non c'è più. Ma fastidiose goccioline di pioggia portate dal forte vento. Una foto all'hotel così da ricordare il nome (Taverna Revello), io per i nomi sono una frana, dimentico In un minuto, infatti la ragazza credo di ricordare sia Serena.

Partito, un bel tratto in discesa, un sacco di interruzioni su tutto il percorso, frane e altri lavori per la messa in sicurezza delle carreggiate.

Piove faccio poche foto, ma osservo il territorio, un sacco di ville, credo stile Liberty, ma mi informo, una bella di zona.

Sono sceso su Rapallo saltando Santa Margherita Ligure, peccato l'avrei rivista volentieri, la conosco bene, ma non si può fare tutto, mi lascio qualcosa per il prossimo viaggio. Eccomi a Rapallo, molto bella, ma piove e quindi proseguo, mi aspettano parecchie salite, la prima bella tosta mi porterà sopra Chiavari, anche qui tante interruzioni, non so se era la salita, ma avvertivo un certo dolorino alle gambe e all'inguine sul lato destro, purtroppo immagino già cos'è. Peccato speravo non accadesse la bici è comoda ma evidentemente devo ancora mettere bene le mie misure.

Eccomi a Chiavari, non piove, ma il cielo non promette nulla di buono. Un giro veloce sono preso dai ricordi, qui ho fatto la mia prima breve vacanza con Maria nel 1974, si lo so sono vecchio! Ricordi vivissimi, la stazione dove ho trovato lei ad attendermi dal mio ritorno dalla Sicilia, insomma non vado nei dettagli ma immaginate, il primo amore non si scorda mai così come le emozioni. Bla... bla... Chiavari è molto bella con le sue ville e palazzi che sanno di storia, sono affascinato e rivedo tutto molto volentieri, sta ricominciando a piovere e allora decido di saltare i budelli del centro.

Riparto, direzione Sestri Levante, da qui al fondo del paese prendo la salita che mi porterà al Bracco, i primi 2 km.

Sono impegnativi, direi tosti visto il mio dolore alle gambe, non sono proprio allenato, pedalo storto sulla sella, ho davvero male.

Dopo la strada sale a tratti dolce a tratti impenna, non c'è nessuno, non piove ma è bruttissimo, le nuvole sempre più basse.

Faccio una sosta ciliege, buone! Una per fare una foto da dedicare a Toni Farina.

Una foto a una specie di chiosco sito sul bivio per il borgo Pero in pratica é una piccola Boita che produce Birra che hanno chiamato Birra del Bracco.

Poi l'ultima sosta per prendere acqua e farvi vedere la fontana con dedica a Bartali. Percorro così ancora qualche km asciutto senza pioggia e arrivo al passo del Bracco che poi chiamano anche passo del Tagliamento.

E indovina un po' comincia a piovere, già mi gustavo una bella discesa veloce per poter recuperare un po' di tempo, sorpasso una coppia in bicicletta, sono molto carichi, ho rallentato per scambiarci due parole, ma piove molto forte, riesco solo a chiedere da dove arrivano. Partiti da Amburgo e diretti a Pisa e poi Roma.

Al fondo della discesa, mi aspetta ancora una salita importante, e poi tutta pianura fino a La Spezia. Faccio solo un paio di foto, prima a un ponte pedonale che serve una piccola borgata e poi all'incontro con una coppia, che sta risalendo il Bracco in direzione Genova.

Ci fermiamo, sono tedeschi arrivano da Hannover, spero aver scritto giusto. Sono andati in aereo a Catania, hanno fatto un tour in Sicilia e adesso risalgono in bici fino a casa. Foto biglietto del blog con l'invito a visitarlo e lasciare un commento con i loro nomi, che ho già dimenticato, sono incorreggibile.



Arrivo a La Spezia e senza fermarmi continuo cercando di recuperare, piove, esce il sole, poi ancora pioggia, mi bruciano gli occhi per tutta l'acqua che ho preso. Poche soste, salto pedalando sulla statale 1 tanti Paesi come Lerici, Massa e tanti altri.

Prendo il lungo mare solo dopo che smette di piovere, così da godermi un po' di territorio, faccio qualche foto, una bella ciclabile, bagni con chioschi che sembrano ville.

Arrivo a Viareggio e fotografo uno dei più vecchi, dove dicono che li prendeva il caffè Giacomo Puccini, allora ho preso anch'io un caffè, rigorosamente al ginseng.

Da lì chiedo informazioni al primo passante, é una donna tutta ingioiellata, però simpaticissima, mi spiegava ma io sorridevo per via del suo accento toscano. Mi dice di prendere una strada molto bella tutta in pineta, ma si raccomanda di non fermarmi mai perché quello è un parco dove spacciano e si prostituiscono, sorrido e ringrazio.

Sono molto in ritardo sulla tabella di marcia, ma la pioggia ti limita davvero tanto. Devo ancora fare 35 km per Pisa e 55 per Livorno

Sono in ritardo ma al bivio tra. Pisa centro e Livorno, faccio una pazzia e vado a vedere la torre e la sua bellissima piazza. Un macello, quei pochi km sono stati un calvario, bus di turisti, turisti a piedi, andavo a passo d'uomo ed ero sempre fermo. Ma poi alla vista di quello spettacolo ero soddisfatto, ma tanto in ritardo.

Sono soddisfatto, ho visto e fatto foto alla Torre, decido di fare la statale 1 cioè l'Aurelia, che alle 17 il traffico è terribile, se avessi voluto raggiungere lungo mare, avrei allungato ancora di 10 km. Quindi molto sofferente, ho stretto i denti e alle 18.30 ero a Livorno, ho subito provato a cercare una camera, e al primo tentativo è andata bene, fanno anche da ristorante, quindi anche una buona cena. Adesso so o qui che scrivo e faccio anche pasticci, dai ragazzi domani ultimi 100 km e grande festa la sera. Buonanotte a tutti

Lorenzo Spanò
Il Percorso




Il Video



Prima Tappa 3a Tappa

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