venerdì 24 dicembre 2021

Elogio della Foresta fossile della Stura di Lanzo

I ceppi di Glyptostrobus europaues si osservano (a seconda delle condizioni del torrente) su entrambe le rive della Stura di Lanzo su una lunghezza di circa 500 metri. In riva destra si accede dalle borgate Vastalla (Ciriè) e Grange di Nole. In riva sinistra si accede da Villanova e Nole. Indicazioni lungo la ciclopista di Corona Verde. Il consiglio non può che essere un anello. L’anello suggerito si svolge sulle due rive di questo torrente, noto per la qualità biologica dell’acqua e per l’ambiente ripario. Un suggerimento piuttosto impegnativo (63 km, il più lungo della guida) e che si svolge per almeno il 50% su piste a fondo naturale. In compenso si pedala in gran parte su sedi riservate a pedoni e biciclette. Altro incentivo deriva dai molti punti di interesse: oltre ai ceppi fossili oggetto dell’elogio, sono da citare le sorgive in riva destra a Grange di Nole e, in riva sinistra, fra Nole e Villanova, l’Oasi dei Goret, mirabile esempio di recupero naturalistico di un’area di cava. E ancora, il Ponte del Diavolo a Lanzo e il Parco naturale La Mandria.

Venaria – Parco La Mandria (Villa Laghi, Cascina Oslera) – rotatoria su Sp 1 – Verde – Robassomero – Vastalla – Stura di Lanzo, foresta fossile - Grange di Nole – San Firmino (Fiano) – Cafasse – ponte sulla Stura – Villanova – Mathi – Balangero – Lanzo (Ponte del Diavolo) – Balangero – Mathi – Grosso - Villanova – Nole (Oasi dei Goret) - Foresta fossile –Vastalla – Pich – Ceretta (San Maurizio) – Francia – Caselle – Borgaro – ponte ciclabile sulla Stura – Venaria. Stazioni ferroviarie a Venaria e nei paesi toccati dal percorso.

Il Percorso


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